Il tappeto è quell’accessorio che presenta l’ambiente in cui si sta per accedere, pur svolgendo l’umile lavoro di pulitore delle suole delle scarpe.
I tappetti sono sempre esistiti, posizionati su tutte le soglie di case, aziende, negozi, uffici e persino fabbriche e allevamenti, insomma sono ovunque.
Ma nonostante la sua principale funzione sia quella di raccogliere i batteri al fine di mantenere i livelli di igiene inalterati, amiamo cercarli e sceglierli fra tanti.
Quello che ad oggi registra il maggior numero di vendite è il tappeto in cocco al metro, adatto a qualsiasi luogo in ci venga collocato, per un tocco di stile raffinato, ma allo stesso tempo classico.
Come scegliere il tappetto
Prima di scegliere un tappetto, occorre prima di tutto sapere dove lo stesso andrà collocato, poiché in base alla tipologia dei materiali con cui sono realizzati, alcuni possono essere adatti unicamente per l’interno o per l’esterno.
I materiali dei tappetti sono i fattori che più incidono sul loro costo finale, quindi, in commercio sarà possibile reperirne di ottima, buona o scarsa qualità.
Ad ogni modo, qualità non sempre significa maggiore longevità, poiché questa dipende dalla modalità d’uso, ovvero se il luogo in cui viene installato è ad alta o bassa affluenza e se lo stesso, pur essendo sull’uscio di una porta esterna, è riparato o esposto costantemente alle intemperie (neve, acqua, ghiaccio, gelo, sole diretto, ecc.).
Il tappetto da esterno, pertanto, deve possedere dei requisiti specifici, ovvero deve essere resistente sia ai raggi solari, sia alla pioggia; in sostanza, se si presuppone che debba stare fuori, in qualsiasi condizione metereologica, è meglio optare per i modelli in plastica.
Il PVC, infatti, è testato a resistere agli sbalzi termici e per evitare che possa deteriorarsi troppo velocemente.
In alternativa alla plastica, vi sono dei tappetti in gomma, di spessore e peso consistente, in modo tale da non permettere loro di sollevarsi da terra, anche in caso di forte vento.
Quelli in gomma, fra l’altro, sono anche provvisti, in superficie, di lamelle in grado di drenare l’acqua di eventuali piogge, così in tappetto non risulterà mai intriso d’acqua.
Mentre, per quanto riguarda gli interni, quello maggiormente utilizzato è il tappetto in cocco al metro, non adatto agli ambienti esterni poiché le sue fibre sono sensibili al sole.
Quali tipi di tappeto esistono?
Quello maggiormente diffusi, ideale per gli ambienti al chiuso o riparati dagli sbalzi termici ivi compresa la pioggia è il tappeto in cocco al metro, il quale non avendo una misura standard ben si adatta ad una pluralità di ambienti, soprattutto quelli particolarmente ampi.
Il tappetto in cocco al metro viene realizzato in diverse tipologie: cocco naturale, per zerbini solidi e resistenti all’umidità, piuttosto resistenti e funzionali per una pulitura delle suole profonda; in gomma e cocco, sono complementi di design, molto apprezzati per l’aspetto estetico e per la loro eleganza; in cocco agugliato, un perfetto mix di fibre naturali e sintetiche.
Inoltre, nelle zone esterne, ma coperte, è possibile posizionare anche dei tappetti in fibra di cotone naturale, la cui peculiarità è quella dell’elevata capacità assorbente, anche se piuttosto delicato.
Poi vi sono i tappeti in poliamide, i quali hanno come vantaggio quello di offrire una buona rimozione dei detriti da sotto alle suole delle scarpe, ma non sono adatti per assorbire l’acqua, quindi le scarpe dopo il passaggio potrebbero non risultare perfettamente asciutte, comportando la formazione delle antiestetiche impronte di bagnato sui pavimenti.
In questi casi è preferibile utilizzare uno zerbino asciugapasso, in fibra sintetica, che ha anche un’elevata aderenza alle superfici.
Ma le varie tipologie non finiscono qui, perché vi sono persino tappeti in materie prime sintetiche e polipropilene, che assicurano caratteristiche antiscivolo e possono essere accuratamente lavati e sanificati, comodamente, in lavatrice, a basse temperature, cosicché durante il lavaggio i colori originali rimangano inalterati.
Gli zerbini in gomma, invece, non particolarmente amati da chi ama lo stile elegante, raffinato e moderno, sono piuttosto funzionali e resistenti, inoltre, si lavano semplicemente passandoli sotto l’acqua corrente.
Infine, l’ultimo materiale da citare, anch’esso utilizzato per la realizzazione dei tappeti, è la ghisa, che ovviamente non assorbe l’acqua, ma che per quanto riguarda la pulizia è ritenuto quello più funzionale e adeguato, poiché è in grado di rimuovere efficacemente anche il ghiaino che si incastona all’interno delle pieghe delle suole delle scarpe.
In conclusione, prima di acquistare uno zerbino è bene sapere dove andrà collocato, oltre a considerare che il tappeto in cocco al metro è indicato esclusivamente per gli ambienti chiusi, come soglie di appartamenti e ingressi condominiali, poiché gli agenti atmosferici, come sole diretto, pioggia, ghiaccio e neve, potrebbero deteriorarlo irrimediabilmente.