Stucco Polyfilla

Sabrina Ceruti 17-10-2002 Ceruti SRL • Ditta specializzata in pavimentazioni https://www.cerutisrl.it/stucco-polyfilla/
Livellante e riempitivo, lo stucco Polyfilla è un grande alleato da avere sempre a portata di mano per i tuoi lavori. Grazie alla sua semplicità di impiego otterrai risultati rapidi e dalla finitura pulita: te ne consigliamo l'acquisto anche se non sei un esperto del fai da te.  

Stucco Polyfilla, un'eccellenza fin dal 1956

Alta qualità, facilità di utilizzo e prezzi convenienti sono tratti distintivi di tutti gli articoli a marchio Polyfilla. Ma qual è il segreto del suo successo? Questo prodotto fa parte di uno dei migliori brand attivi sul mercato fin dal 1956, con una solida tradizione alle spalle e sempre in prima linea in fatto di innovazione. Prendendo come punto di partenza lo Stucco Universale, l'azienda ne ha perfezionato la formulazione portandola ai massimi livelli. Con il passare del tempo l'assortimento è diventato più ampio, per offrire soluzioni adatte a qualsiasi tipo di lavoro e materiale. Successivamente l'impresa è stata rilevata dal colosso olandese AkzoNobel, leader nel settore delle vernici e dei rivestimenti. Ad oggi, le referenze a catalogo vengono proposte in tutto il mondo, tanto da trovare un posto di rilievo insieme ai competitor più conosciuti.  

Origini e breve storia dello stucco

Quando utilizziamo questo termine, di solito intendiamo un prodotto in pasta, generalmente di colore bianco, impiegato per riempire crepe e fori sui muri. In realtà il suo raggio d'azione è molto più vasto e nel corso dei secoli ha toccato vari ambiti di cui l'uomo contemporaneo non sempre è a conoscenza. Le prime tracce sull'uso degli stucchi risalgono a circa 5 millenni fa, rinvenute in Asia Minore, nelle isole di Creta e di Malta. Si trattava di una miscela di calce spenta, carbonati di magnesio e di calcio, nella quale potevano trovarsi pigmenti naturali i percentuali variabili. Veniva adottata in sostituzione della terracotta, nella composizione di elementi architettonici, nell'arte funeraria e nella realizzazione di bassorilievi. Successivamente e in maniera graduale l'impasto venne portato in Occidente, via via perfezionato nella formulazione o adattato a seconda della disponibilità delle materie prime. Quella dello stuccatore era un'attività tramandata di padre in figlio, della quale i segreti su impasti e lavorazioni rimanevano all'interno della famiglia. In seguito alla Rivoluzione Industriale, la produzione artigianale ha fatto spazio a quelle su vasta scala, sempre con un occhio di riguardo alla qualità e al livello delle prestazioni. Le scoperte fatte in parallelo nell'ambito delle scienze e delle tecnologie dei materiali hanno portato, poi, alla progettazione e all'immissione sul mercato di formulazioni adatte a soddisfare qualsiasi esigenza.  

Non uno, ma più stucchi

Se un tempo le varietà reperibili in commercio erano sostanzialmente due (pasta bianca per i muri e marrone per il legno), ad oggi i fornitori offrono un ampio ventaglio di articoli. Lo stucco Polyfilla è disponibile in più versioni per muri interni ed esterni, in polvere, per pavimentazioni di ogni genere. Non mancano, inoltre, prodotti studiati per pareggiare grandi spessori e riempire grosse crepe, fori e fessure profonde, con finish liscio e ruvido; stucchi elastici per superfici non ancora stabilizzate, livellanti, resistenti alle intemperie e all'umidità. Degna di nota tutta la linea dedicata al legno, con formulazioni ad hoc per piccole e grandi riparazioni. Resistenti ai raggi solari, all'acqua e all'umidità, hanno un'elevata capacità di adesione e consentono l'uso di vernici al termine dell'asciugatura. Di più recente immissione nella categoria i sigillanti acrilici, idro-repellenti e resistenti alle vibrazioni. Dotati di pratico beccuccio per lavori di precisione, rendono superfluo l'utilizzo della pistola per direzionare il getto. Sono la soluzione ideale per finestre, porte, strutture in movimento, sanitari e perfino parquet.

Lo stucco si può usare al posto dell'intonaco?

Se nel linguaggio corrente i termini vengono usati come sinonimi, all'atto pratico la finalità dei due prodotti è differente. Il primo serve a uniformare le superfici: elimina i dislivelli, tappa i fori e le crepe presenti su pareti, soffitti e materiali di vario genere. Il secondo, invece, si utilizza prima della stesura della tempera per rendere perfettamente piana la struttura già stuccata; un buon prodotto per la rasatura è in grado di migliorare l'adesione della pittura.  

Modalità d'impiego dei prodotti per la stuccatura

I criteri con cui procedere dipendono dal materiale da trattare. Per riempire fori, fenditure e crepe occorre l'aiuto di una spatola, praticando dei movimenti in diagonale per lavori sul soffitto. Il legno, invece, richiede una stuccatura a più riprese, per sovrapposizione di strati molto sottili di prodotto. Per le riparazioni bisogna calcolare una sporgenza di un paio di millimetri, poiché lo stucco tende a ritirarsi, mentre per il cartongesso, è preferibile usare una formulazione a presa rapida. In ogni caso, occorre far asciugare perfettamente la superficie prima di proseguire. E ripetere l'operazione, se necessario. Veniamo, infine, alla conservazione. I prodotti per la stuccatura devono stare al riparo dalla luce, dal calore e dall'umidità. Dopo l'utilizzo vanno sigillati perfettamente e riposti in un luogo buio, fresco, asciutto e lontano dalla portata dei bambini.

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