Il rivestimento a moquette oggi fa un altro effetto rispetto al messaggio che trasmetteva tempo addietro.
Se in passato era considerato un tessuto proprio delle famiglie ricche, che parlava di eleganza e stile, ai nostri giorni veicola un significato differente come suppellettile di arredamento.
Ora non è più un’ostentazione di lusso, ma un materiale che viene utilizzato per rispondere a determinate esigenze, così come tutti gli altri.
Basti pensare, ad esempio, alla moquette grigia che troviamo sui tappetini di quasi tutte le macchine, o a quella usata per tappezzare i luoghi di passaggio frequente.
Di seguito parleremo nel dettaglio di questo materiale, ne conosceremo le diverse tipologie e discuteremo i suoi punti di forza e di debolezza.
Le tipologie di moquette e i loro principali impieghi
Il classico utilizzo della moquette, quello cui tutti pensiamo immediatamente, è quello di ricoprire la pavimentazione di casa (ma non solo: è adatta anche per uffici e altri ambienti di lavoro), deve la sua origine al mondo anglosassone.
L'effetto immediatamente visibile, che ne ha determinato la diffusione e il successo, è quello di un morbido tappeto che automaticamente conferisce un senso di eleganza e regalità all'ambiente, sebbene, ovviamente, la scelta dell'impiego di questo materiale dipenda esclusivamente dalle preferenze personali in fatto di estetica.
Al pari di un gruppo che la considera un escamotage ormai d'altri tempi, persiste una schiera di fan che la considera oggetto d'arredo irrinunciabile, che trasmette il calore protettivo domestico.
Ma non tutte le moquette sono uguali, così come l'effetto ottenuto dal loro utilizzo varia moltissimo a seconda della tipologia che si sceglie.
Va da sè che ciascuna categoria di moquette sia preferibile per determinate applicazioni.
Principalmente possiamo individuare tre tipi di moquette:
- Moquette bouclée: questa è la tipologia più diffusa, che si distingue per l'aspetto robusto e la lavorazione del tessuto in un prodotto grezzo, più economico ma anche maggiormente apprezzato negli ambienti domestici.
- Grazie alla caratteristica di non mantenere le impronte, la moquette bouclée può essere tranquillamente utilizzata anche negli ambienti in cui si passa spesso.
- Moquette di velluto: nonostante appaia più pratica a vedersi, dato che è più rasata rispetto alle altre tipologie, questo è il tipo di moquette più difficile da mantenere.
- È estremamente suscettibile al rischio di sporcarsi, trattenere polvere e appiattirsi, non trova pertanto ampie applicazioni sebbene sia di aspetto elegante e gradevole.
- La corretta manutenzione per avere una moquette vellutata sempre pulita e in ordine è davvero complessa e impegnativa.
- Moquette agugliate: anche quest'ultima categoria è corta e rasata ma, a differenza della moquette di velluto, è davvero pratica.
- Trova infatti diversi utilizzi, sia per i corridoi di uffici ed edifici lavorativi in genere, sia sugli accessori delle automobili, sotto forma della classica moquette grigia che troviamo sui tappetini.
- Questo perché è adatta anche ai luoghi di passaggio elevato, essendo facile da pulire.
Pro e contro nell'utilizzo della moquette
Ci sono dunque molte possibilità di impiego per la moquette ma, come si diceva in precedenza, non tutti sono concordi nel considerarla una buona soluzione, specialmente se si tratta di rivestire i pavimenti di casa.
Questo in ragione del fatto che, al di là della gradevolezza estetica che è un parametro del tutto personale, l'utilizzo della moquette comporta sia vantaggi che svantaggi, e ora vedremo quali.
Innanzitutto, si tratta di un materiale economico, sia per il prodotto in sè, sia perché consente di rivestire ampi spazi anche se la pavimentazione è rovinata, evitando di incappare in ingenti spese per la riparazione.
Non solo, il risparmio che si può ricavare dall'utilizzo della moquette è anche più trasversale: grazie alla sua capacità di isolante termico, consente di trattenere meglio il calore e di gravare meno sul consumo di energia finalizzata al riscaldamento.
Il risparmio che si può osservare sulle bollette può raggiungere addirittura il 10%.
A queste condizioni, è sicuramente più gradevole in inverno aggirarsi per casa con ai piedi soltanto un paio di calze.
Un altro punto a favore, che ha reso la moquette così popolare nell'ambito alberghiero e dell'edilizia finalizzata a studi ed edifici di utilizzo professionale, è la sua proprietà di isolante acustico.
Questo materiale, infatti, è apprezzato anche perché in grado di attutire considerevolmente e in maniera naturale i rumori.
Infine, per quanto possa sembrare controintuitivo, la moquette rappresenta un buon alleato per una casa pulita.
Sebbene molti la considerino poco igienica e le attribuiscano un'idea di sporcizia, la capacità di questo tessuto di trattenere la polvere è tutt'altro che dannosa.
Anzi, in questo modo si evita che la polvere si disperda nell'aria, come accadrebbe su una pavimentazione normale.
Oltretutto, rimuovere le particelle che si insediano nella moquette è facile: basta un passata con l'aspirapolvere.
Come dicevamo, tuttavia, esistono anche diversi svantaggi che scoraggiano molti dall'optare per una pavimentazione a moquette.
Pur non essendo difficile da mantenere pulita, come si diceva poco sopra, è pur vero che la moquette trattiene sporco e polvere, perciò la sua efficacia nel mantenere più sana l'aria di casa deve essere accompagnata da una costante dedizione alla manutenzione del tessuto.
Questo deve infatti essere regolarmente aspirato per evitare l'insediamento di crescente sporcizia.
Inoltre il processo di posa richiede una certa manualità.
Sì può ovviamente optare per una soluzione fai da te, ma se non si è esperti, sarebbe bene contattare dei professionisti.
La spesa aumenterà, ma in questo modo si eviterà la formazione di increspature e altre imperfezioni che potrebbero nuocere all'effetto estetico desiderato.