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Il battiscopa è un laterizio che serve per rifinire i bordi di una pavimentazione e svolge anche un ruolo importante in termini di funzionalità.

Questo elemento infatti protegge la zona inferiore di una parete e si rivela prezioso anche ai fini estetici. Se ciò non bastasse a dimostrare la sua versatilità d’uso, va altresì aggiunto che se in legno serve anche per nascondere cavi elettrici grazie ad un apposita calettatura su tutta la lunghezza.

I battiscopa laccati come ad esempio quelli di colore bianco sono tra l’altro i più popolari in quanto si adattano a qualsiasi design e stile impostato in una casa o in un contesto commerciale o industriale, richiedono una manutenzione minima e si possono facilmente restaurare in caso di scheggiature accidentali.

In riferimento a quanto sin qui premesso, vediamo nel dettaglio di cosa si tratta, quali tipologie sono oggi presenti sul mercato tradizionale e su quello online e di quali colori è possibile sceglierli.

 

Cosa si intende per battiscopa laccati?

I battiscopa laccati nascono principalmente con lo scopo di conferire ad un ambiente domestico o commerciale una funzione decorativa, oltre che donare alla parte bassa di una parete una protezione quando si provvede alla pulizia del pavimento con una classica scopa o con un robot aspirapolvere di ultima generazione.

Optare oggi per i battiscopa laccati significa tra l’altro rifinire con gusto un ambiente e con tanta raffinatezza. L’elemento in oggetto infatti si può abbinare a diverse tipologie di pavimentazioni, e in relazione a mobili e suppellettili utilizzati per l’arredo sia esso con un design classico che moderno.

Optare per quelli a tinta unita come ad esempio bianca o mogano si rivelano rispettivamente adatti per parquet e mobili anch’essi laccati o rifiniti con lucidatura a tampone.

Inoltre va aggiunto che si possono anche montare su pareti e pavimentazioni di tonalità diverse come ad esempio blu o viola, oppure per rifinire un parquet realizzato in noce o semplicemente trattato con cera d’api.

Detto ciò, è doveroso sottolineare che la laccatura dei modelli di alta qualità non è superficiale quindi decisamente spessa, e anche il colorante utilizzato non sbiadisce con il tempo né tantomeno perde di lucentezza.

A margine vale la pena aggiungere che la posa può avvenire utilizzando del collante adatto per attecchire efficacemente tra muro e legno oppure con del nastro biadesivo a lunga e resistente tenuta, e che in genere si usa anche per fissare i listoni che compongono un parquet in legno o quello noto con l’appellativo di laminato.

 

I principali materiali di costruzione dei battiscopa laccati

Per la realizzazione di battiscopa laccati, le aziende produttrici optano per diversi materiali e per quelli della tonalità neutra come il bianco, scelgono il legno massello che si rivela perfetto per pavimenti in marmo, gres grezzo o porcellanato o ancora per quelli in resina.

Questi elementi decorativi e di finitura, si possono tra l’altro ripristinare dal punto di vista dell’aspetto se subiscono graffi o lesioni e senza necessariamente richiedere l’intervento di un falegname.

Se tuttavia per rifinire un perimetro di un pavimento della casa che si presenta abbastanza grande, è importante sapere che in alternativa al suddetto legno massello che è tra i più costosi sul mercato tradizionale e sugli store online preposti alla vendita, i battiscopa laccati sono disponibili anche di diversa natura e con un’impiallacciatura.

A margine va altresì aggiunto che la patina lucida che caratterizza questo elemento di finitura di un pavimento, è possibile ottenerla anche se si opta per altri materiali diversi dal legno come ad esempio il PVC e l’MDF che sono disponibili di svariate altezze e lunghezze, nonché in un’ampia gamma di colori e con diverse fasce di prezzo che si attestano tendenzialmente verso il basso quindi economici e non per questo poco raffinati e duraturi.

 

I vari tipi di profili di battiscopa laccati

Quando si devono scegliere dei battiscopa laccati oltre che valutare la tonalità che maggiormente si adatta al design impostato in un determinato ambiente, significa identificare non solo il colore ma anche considerare altri importanti fattori legati principalmente alla loro forma.

Per fare alcuni esempi, ci sono modelli del tipo a spigolo vivo, così come quelli dotati del cosiddetto becco (sgusciatura) o ancora con piedino.

Nel caso del primo, si tratta di quello squadrato con un profilo dritto e che rappresenta la soluzione ideale per arredare un contesto abitativo e commerciale in stile contemporaneo.

In riferimento al secondo tipo, va invece detto che presenta il bordo superiore arrotondato, mentre per il terzo va sottolineato che sono leggermente arcuati nella parte inferiore e quindi danno l’illusione ottica di avanzare verso il centro del pavimento.

A margine, va altresì aggiunto che questa tipologia di battiscopa laccati dal punto di vista dell’altezza oscillano tra 6 e 8 cm, anche se è possibile reperirli di una misura inferiore ossia di 4 cm o superiore ovvero compresi tra 12 e 15 cm.

In ogni caso il prezzo di vendita viene calcolato a metri lineari.

naturale ed ecofriendly: se vuoi sapere tutto sullo zerbino in cocco, il prezzo medio e le sue caratteristiche, ti trovi nel posto giusto.

Assolutamente indispensabile davanti all’uscio di casa, presenta molti vantaggi rispetto ad altri tappeti da esterno, a partire dalla resistenza e dalla semplicità di manutenzione.

Ma veniamo a una domanda: questo genere di stuoie sono tutte uguali?

Per distinguere un prodotto di qualità da uno scadente (e fare acquisti veramente convenienti) bisogna prestare attenzione ad alcuni particolari che solo un occhio esperto può riconoscere.

Se desideri approfondire l’argomento continua a leggere: abbiamo delle informazioni molto interessanti da condividere con te.

 

Zerbino in cocco e prezzo al pubblico: perché varia molto da un rivenditore all’altro?

Il motivo è presto detto: la disparità di prezzo dipende dalle materie prime utilizzate e, qualche volta, dalle lavorazioni.

Non sempre, infatti, gli zerbini vengono prodotti con fibre di cocco naturali.

Le aziende low cost orientano l’approvvigionamento verso materiali sintetici o compositi gomma-cocco, a volte a discapito della qualità e della durata.

Un’altra ragione per cui la spesa prevista può lievitare è la presenza di pigmenti, scritte e decorazioni.

Uno zerbino in cocco trattato con coloranti (in genere non di sintesi) costerà di più rispetto a un altro fatto con fibre allo stato grezzo.

La differenza tra le due tipologie può arrivare intorno ai 15-20 €/mq (25-30 €/mq contro 40-50 €/mq).

 

Distinguere uno zerbino in setole naturali da uno in fibra sintetica

Come già anticipato, questo fattore influenza in maniera non trascurabile il prezzo finale del prodotto.

Al primo impatto la differenza tra i due tipi di tappeti è talmente minima da sembrare quasi impercettibile.

Entrambi risultano resistenti all’usura, al calore e agli agenti atmosferici, pertanto sono destinati a durare a lungo.

Ma lo zerbino in cocco naturale tende a perdere qualche setola durante le prime settimane di utilizzo, cosa che non avviene con quello realizzato con filati di sintesi.

Per contro, quest’ultimo (generalmente realizzato con nylon e polipropilene) tende ad assorbire più acqua, quindi è più permeabile e meno refrattario all’umidità.

 

Da dove provengono gli zerbini in cocco originali?

I tappeti in fibra naturale sono articoli di importazione e provengono da aree del mondo con ampia disponibilità di materia prima, rinomate per le loro antiche tradizioni locali. La più grande zona di produzione è il Kerala, in India, dov’è possibile trovare immense distese di palme da cocco.

Le fibre vengono ricavate dalla corteccia esterna del frutto, opportunamente ripulite da impurità, lavorate e filate per la realizzazione di zerbini e stuoie.

Queste, poi, possono essere intrecciate, annodate o tuftate mediante punzonatura su un supporto vinilico.

Porose e resistenti ai continui sfregamenti, le setole di questi tappeti per l’uscio di casa hanno l’innegabile pregio di togliere efficacemente la sporcizia dalle scarpe.

Inoltre sono refrattari ai cattivi odori e resistono molto bene agli attacchi delle muffe, all’umidità, al sole e perfino alle fiamme.

 

Pulizia dello zerbino in cocco, istruzioni per l’uso

La facilità con cui si lavano stuoie e tappetini in fibra di cocco è un altro punto a favore del loro acquisto.

Si tratta di pochi passaggi semplici e veloci, da gestire senza l’utilizzo di saponi particolari e all’insegna del risparmio.

Uno dei metodi più apprezzati prevede l’utilizzo dell’acqua, fredda o appena tiepida. Dopo avere scosso bene lo zerbino, versarvi un generoso getto d’acqua sopra e passare una scopa sulle setole.

Nel caso in cui non bastasse la prima mano, basta ripetere l’operazione fino al risultato desiderato; poi farlo asciugare al sole.

L’alternativa è la procedura a secco, con il classico battipanni.

Quest’ultimo consentirà di togliere rapidamente qualsiasi residuo infiltrato alla base, senza danneggiare il filato.

Da evitare, invece, la lavatrice, l’asciugatrice, i solventi e i detergenti (in particolar modo quelli irritanti), in quanto troppo aggressivi per la pulizia dei materiali naturali.

Forme e dimensioni dei tappetini in fibra di cocco

Concludiamo con alcune considerazioni sulle misure, ulteriore aspetto che incide sul prezzo dello zerbino in cocco.

In altre parole, più quest’ultimo è grande, più elevata sarà la spesa.

Ma ricorda che dovrà essere sempre proporzionato rispetto al portone d’ingresso.

Passando ai numeri, se lo spessore medio rientra nell’intervallo 1.7 cm-2.3 cm, non si può dare una stima precisa della lunghezza e della larghezza, ampiamente personalizzabili.

Per tappeti rettangolari o quadrati la scelta più intelligente è l’acquisto al metro quadro, adatta a chi ama la semplicità e la pulizia nelle linee.

Nel caso in cui lo zerbino diventasse un complemento di design, il consiglio è quello di puntare su forme estrose e sinuose, evitando il fai da te.

E non dimenticare di affidarti a un esperto, anche nella scelta di eventuali decori e disegni: saprà darti dei preziosi suggerimenti sulla manutenzione e gli arredi per il tuo ingresso.

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